“Il Mamanet è un attività fisica e un programma sportivo che cambierà il ruolo della donna nello sport e nella società. Non è soltanto una disciplina sportiva, ma un sistema che ha il potenziale di cambiare la nostra società in meglio. Si tratta della più grande organizzazione di sport sociale creata da donne per le donne dove il suo impatto si ripercuote sull’intera famiglia, proponendo uno stile di vita sano e attivo”, questo è quanto dichiarato dalla Coordinatrice Nazionale del Dipartimento AICS Mamanet Italia, Monica Zibellini.
Ma come si gioca a Mamanet? Quali sono le regole di questo sport sociale?
Le regole del gioco sono semplici: sei giocatrici per squadra si sfidano con una palla che va lanciata nel campo avversario. Nella ricezione, la sfera va trattenuta e passata alle proprie compagne al massimo due volte, prima di rilanciarla all’altra squadra. La squadra che ottiene per prima 21 punti con un vantaggio di almeno 2, vince il set. La squadra che vince due set, vince la partita. Nel caso invece di pareggio di set vincenti, si gioca quello decisivo a 15 punti con un vantaggio di almeno 2.
Entrando nel dettaglio, il campo da gioco è un rettangolo delle dimensioni di 9 x 18 m, circondato da linee che ne delimitano l’area. Questo è diviso a metà da una rete che raggiunge un’altezza di 2,24 m. Oltre ognuna delle linee trasversali è poi presente l’area di battuta, che è una zona di 9 m di larghezza.
La squadra può comprendere al massimo 14 giocatrici, un allenatore e un accompagnatore; viceversa, con meno di 6 giocatrici sarà dichiarata incompleta e non potrà prendere parte alla partita, subendo una perdita tecnica. Tutte le giocatrici di una squadra devono indossare la stessa maglia da gara, ad eccezione del “libero” che ne indosserà una di colore diverso. Ogni gruppo, infatti, ha diritto a nominare fra le sue giocatrici un massimo di due specializzate in difesa, le cosiddette giocatrici “libero”. Queste sono limitate ad agire solo come giocatrici posteriori e non possono completare un’azione di attacco, eseguire una battuta o murare.
La squadra vince un punto quando riesce a fare in modo che la palla tocchi la metà campo della squadra avversaria, oppure quando quest’ultima commette un fallo, cioè esegue un’operazione contraria al regolamento. In particolare poi, se la squadra battitrice vince l’azione di gioco, oltre ad ottenere un punto, continua a servire. Viceversa, se è la squadra che riceve la battuta a vincere l’azione di gioco, guadagna un punto e il diritto alla battuta successiva.
Per battuta si intende l’azione di immissione della palla in gioco da parte della giocatrice che si trova nella posizione posteriore destra, la quale lancia dall’area di battuta. L’ordine con il quale le sei giocatrici si recano in battuta è stabilito dalla disposizione iniziale della squadra, che deve essere conservata per tutto il set. Quando la formazione che riceve vince il diritto di battuta, le sue giocatrici eseguono una rotazione di un posto in senso orario.
Nel bloccarla, la palla può toccare parti diverse del corpo a condizione che i tocchi avvengano contemporaneamente o come tocchi consecutivi. È proibito qualsiasi colpo, botta o calcio intenzionale per prenderla. La respinta è legittima nel solo caso che non sia intenzionale e a patto che la palla vada nel campo avversario e non venga bloccata invece da una giocatrice della propria squadra.
Nella trasmissione della palla tra i membri della squadra è possibile fare solo un passo, a condizione che il passaggio sia eseguito durante il movimento e non alla sua fine, è dunque proibita la camminata con la palla. I passi sono anche consentiti nel tentativo di bloccare la palla, quando la giocatrice si trova nello slancio. Al di là del tempo necessario per trovare l’equilibrio durante il blocco, il tempo di possesso prima della trasmissione è limitato a un secondo al massimo. Il passaggio della palla con un salto è considerato una schiacciata, la quale può essere eseguita solo per attaccare ed effettuando obbligatoriamente due passi e un salto. Le giocatrici avversarie (solo quelle vicine alla rete) possono invece eseguire un muro, cioè impedire che la palla passi.
E adesso che abbiamo conosciuto meglio questo sport, perché non approfittare delle feste per provarlo?
Auguri e buon Mamanet a tutte!
A cura di Davide Di Stefano e Giulia Di Nizo