Oggi voglio raccontarvi quanto è accaduto domenica scorsa.
E voglio farlo perché ritengo possa essere importante per comprendere a pieno lo spirito con il quale l’AICS Roma, e tutti coloro che compongono questa meravigliosa famiglia, stanno vivendo questo momento.
Al Centro Sportivo Eschilo, in zona Casal Palocco, si è svolta la prima tappa del Campionato Provinciale di Ginnastica Artistica, sezione agonistica.
Un appuntamento molto importante, sia per il Comitato Provinciale, che per il Settore di Ginnastica Artistica.
Negli anni il Campionato ha saputo crescere sempre di più, riuscendo, grazie alla sua perfetta organizzazione e ai valori messi in campo, ad accogliere un numero altissimo di scuole e di atlete.
Prima dell’inizio della pandemia si erano raggiunti numeri da capogiro, con più di duecentocinquanta ginnaste ad incontrarsi e confrontarsi in ogni tappa.
Ora, a causa di quanto avvenuto negli ultimi due anni, la situazione è ben diversa: tra contagi, quarantene, scuole che purtroppo non sono riuscite a resistere a tutte le problematiche finanziarie sopraggiunte con il virus, il numero di ragazze che hanno fatto richiesta di iscrizione è notevolmente diminuito.
E la curva dei contagi, che nelle ultime settimane è tornata a salire, non ha di certo aiutato tutto questo.
L’ultimo giorno utile per presentare la richiesta di partecipazione, le atlete iscritte erano poco più di ottanta. Quasi la metà di quelle che erano appena due anni fa.
Un ragionamento asettico avrebbe portato chiunque ad annullare la tappa e a rimandare l’inizio del Campionato.
Troppo rischioso dal punto di vista economico e dell’immagine.
Chiunque altro, ma non noi.
L’AICS Roma, insieme al Settore Provinciale di Ginnastica Artistica ha deciso di andare avanti.
E nonostante tutte le difficoltà l’evento si è svolto.
Gli occhi felici delle istruttrici, delle ragazze e delle loro famiglie, sono stati la risposta più bella che potessimo cercare.
Abbiamo voluto dare un segnale di speranza e abbiamo ricevuto una risposta di gioia.
Questo è il motivo per il quale, ormai da anni e anni, mi alzo ogni mattina e impiego ogni minuto della mia giornata con impegno e passione: far sì che lo sport possa essere felicità.
Monica Zibellini